Negli spostamenti quotidiani, chi usa un'auto elettrica può ricaricarla nelle stazioni di ricarica pubbliche oppure in quelle private ad uso pubblico (centri commerciali, alberghi, ecc.).
Ma quali sono le opzioni disponibili per la ricarica domestica, sfruttando l'impianto elettrico della propria abitazione? Installare un punto di ricarica in una casa indipendente è semplice e immediato, ma che cosa succede in ambito condominiale? Gli scenari sono molteplici. Motus-E ha analizzato diverse situazioni, creando una guida con informazioni pratiche per chi intende acquistare un’auto a zero emissioni
Box o area privata
Se si ha a disposizione un box o un'area privata, si possono presentare due casi diversi, a seconda di come avviene l'approvvigionamento di energia. Si può installare un contatore elettrico intestato a un singolo soggetto privato: in questo caso bisogna inoltrare una comunicazione scritta all’amministratore di condominio, il quale si limiterà a prendere atto della decisione, visto che non servono particolari autorizzazioni. Ovviamente i lavori vanno eseguiti a norma di legge.
Se invece si sfrutta un attacco collegato alla linea elettrica condominiale, l'amministratore ha il compito di incaricare un tecnico per effettuare tutte le verifiche del caso. Dopodiché l'amministratore stesso dovrà stabilire l'ammontare e la quota delle spese da sostenere. Sarà inoltre installato un contatore di misurazione del consumo di energia sulla diramazione della linea elettrica privata, per addebitare i costi al singolo condomino che la usa.
Gli sgravi fiscali
Per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettriche, fino al 31 dicembre 2021 si ha diritto a una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in opera, inclusi i costi per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW (comma 1039 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2019).
La detrazione viene calcolata su un ammontare di spesa massimo di 3.000 Euro, quindi la detrazione fiscale può arrivare fino a 1.500 Euro, da dividere fra gli aventi diritto. Per accedere alla detrazione, le infrastrutture devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico.
Quanto costa ricaricare l’auto a casa?
Il costo medio percepito dell’energia elettrica ad uso domestico, tra il 2019 e il 2020, è stato compreso tra 0,16 e 0,22 Euro per kWh. Eseguendo un rapido calcolo, per fare il "pieno" di energia a un'auto con un pacco batterie da 50 kWh privatamente si spendono tra gli 8 e gli 11 Euro.
Considerando un consumo medio pari a circa 6 km per ogni kWh, la spesa per percorrere 100 km è compresa tra i 2,70 e i 3,70 Euro. Se poi si possiede un impianto fotovoltaico a cui collegare il punto di ricarica, la convenienza diventa ancora maggiore.